Gli scaleni: anatomia e funzione
Gennaio 12, 2021I muscoli scaleni sono profondi e posizionati lateralmente al tratto cervicale . La loro innervazione è complessa ed è assicurata sia dal plesso brachiale che da quello cervicale. Sono dei muscoli poliarticolari ed hanno una funzione tanto complessa quanto importante. Svolgono il ruolo di muscoli accessori della respirazione tuttavia sono mobilizzatori della cervicale ed hanno un ruolo centrale nel mantenimento della postura fra collo e testa.
Una loro disfunzione può causare varie problematiche quali la sindrome dell’outlet toracico, una riduzione della capacità ventilatoria e naturalmente una cervicalgia.
Funzione
La loro funzione principale è quella di sollevare le prime due coste durante la respirazione forzata agendo come respiratori secondari. Tuttavia alcuni studi elettromiografici hanno mostrato che tali muscoli sono sempre elettricamente attivi, anche non necessariamente per atti respiratori forzati.
Quando non sono reclutati come muscoli respiratori sono molto attivi in posizione supina e soprattutto quando gli arti superiori sono sollevati.
Gli scaleni agiscono come muscoli posturali nel mantenimento della posizione della colonna cervicale e partecipano attivamente ai movimenti del collo.
Essi possono inclinare il collo ed intervenire nei primi gradi di rotazione della testa. Una contrazione bilaterale determina una flessione del collo.
Hanno una stretta relazione con le afferenze della muscolatura intercostale soprattutto con quelli più bassi (fra ottava e 10 costa). La loro stimolazione unilaterale attiva bilateralmente gli scaleni. Forse perché un inspirazione che richiede l’intervento delle coste inferiori stimola gli scaleni a partecipare, come ausilio, nell’atto respiratorio.
Embriologicamente derivano dai mioblasti della porzione ipoassiale dei miotomi cervicali assieme ai muscoli prevertebrali ed al genioioideo durante la settima settimana di gestazione.
Innervazione
Sono innervati dalle branche anteriori dei nervi cervicali da C3 a C8. La muscolatura scalenica così coinvolge sia il plesso cervicale che il plesso brachiale e la collaborazione fra i due plessi è di fondamentale importanza per le differenti funzioni della muscolatura scalenica.
Vascolarizzazione e drenaggio
Hanno una vascolarizzazione abbastanza complessa. Il tronco tireocervicale decorre vicino al muscolo scaleno anteriore Si dirige in alto per poi dividersi in due branche terminali. La prima detta anche arteria tiroidea inferiore vascolarizza lo scaleno anteriore. La seconda branca terminale detta anche arteria cervicale ascendente vascolarizza il medio e il posteriore.
Il drenaggio venoso è invece a carico dal tronco brachiocefalico venoso ( o vena anonima) che nasce dalla confluenza della vena succlavia con la giugulare.
Sono localizzati in profondità sono avvolti nella fascia prevertebrale e connettono le vertebre cervicali alle prime due coste.
Origini, inserzioni e rapporti
Lo scaleno anteriore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre da C3 a C6e si inseriscono sul tubercolo dello scaleno sulla faccia superiore della prima costa. Lo scaleno anteriore ha una forma ogivale essenso più sottile a livello di origine ed inserzione e più spesso nella sua porzione media. Il nervo fenico vi passa sopra così come il muscolo omoioideo.
Alcune fibre dello scaleno anteriore possono arrivare alla cupola pleurica costituendo quello che talvolta viene definito legamento scaleno pleurale.
Lo scaleno medio origina dalle trasverse da C2 a C7 (in una zona intermedia fra il tubercolo anteriroe e il posteriore)) e si porta sulla faccia superiore della prima costa dietro al solco dell’arteria succlavia (si inserisce leggermente più indietro rispetto all’anteriore).
Fra lo scaleno anteriore e il medio vi è lo spazio per il passaggio ( fissura scalenorum) dell’arteria succlavia e il plesso brachiale, fra il medio e il posteriore passa la porzione superiore del nervo toracico lungo.
Lo scaleno anteriore e il medio costituiscono la faccia anteriore e posteriore del cosiddetto triangolo interscalenico la cui porzione inferiore e
Il triangolo interscalenico è costituito anteriormente dal muscolo scaleno anteriore, dallo scaleno mediale posteriormente e dalla faccia mediale della prima costa inferiormente.
Lo scaleno posteriore origina dai tubercoli posteriori dei processi trasversi delle ultime 4 vertebre cervicali e si inserisce sulla faccia superiore della seconda costa.
In una porzione variabile di popolazione fra il il 30 e il 70% esiste anche un quarto scaleno o scaleno minimo che può essere confuso con il legamento pleurico.
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Di seguito un esercizio per la detensione degli scaleni.
Di seguito un video relativo alla loro palpazione:
Simone Molinelli