Il nervo accessorio
Ottobre 30, 2020Il nervo accessorio è l’undicesimo nervo cranico ed è un nervo essenziale per i movimenti del collo e della spalla, per la muscolatura intrinseca della laringe e per le afferenze sensitive dello SCOM e del trapezio. Può subire dei traumatismi in seguito a tutti i movimenti oppure comportamenti che eccedano la capacità elastica del nervo come ad esempio un eccessivo stretching oppure il trasposto di carichi molto pesanti. Tuttavia queste tipologie di traumatismi sono solitamente benigne con esito del tutto positivo. Il nervo può , invece , venire seriamente danneggiato in seguito alla rimozione di masse tumorali nella zona del collo.
Anatomicamente il nervo accessorio ha una doppia origine ed entrambe fuoriescono dal forame giugulare (o foro lacero posteriore) composto dalle incisure giugulari poste sulla parte posteriore della rocca petrosa dell’osso temporale anteriormente, e sul margine anteriore dell’osso occipitale posteriormente.
La sua porzione spinale origina dalle radici di C6 e C7 risale cranialmente ed entra all’interno del cranio tramite il forame magno. Le sue fibre decorrono supero lateralmente all’interno della fossa cranica posteriore per poi entrare nel forame giugulare unendosi alla piccola radice.
Quest’ultima fuoriesce dal midollo allungato appena sotto al nucleo ambiguo del vago e come detto si unisce alla radice maggiore per poi fuoriuscire dal foro lacero posteriore assieme al IX nervo cranico (glossofaringeo ) e al X nervo cranico (vago).
Il nervo accessorio si separa quindi in una branca interna ed esterna
La branca interna è composta da fibre della parte craniale che hanno anastomosi con il nervo vago a livello del bordo superiore dei processi trasversi dell’Atlante e contribuiscono alle funzioni vagali di faringe e laringe trasportando fibre parasimpatiche.
La branca esterna ha invece fibre che innervano lo SCOM ed il trapezio i quali ricevono innervazione anche dalle radici da C1 C4. Questa branca ha strette relazioni con la vena giugalre entrambe passanti all’interno del foro lacero posteriore.
In accordo con la più recente letteratura scientifica è possibile dire che le branche dell’accessorio perforano il muscolo SCOM ed il trapezio. Passano, con le dovute variazioni anatomiche individuali, vicino ad una linea immaginaria orizzontale tesa fra gonion in direzione dello SCOM, e posteriormente al bordo dello stesso muscolo, dai 4 ai 9 cm sotto l’apice del processo mastoideo. Un altro punto è localizzato sul trapezio circa 2-9 cm sopra la clavicola in direzione dell’articolazione acromio clavicolare.
Un interessante particolarità anatomica è relativa alla parte craniale del nervo. Prima della sua uscita dal forame giugulare, il nervo riposa interamente sull’arteria vertebrale ed è avvolto dai legamenti denticolati. Questo significa che da una parte la rigidità di tale vaso può influenzare l’accessorio e dall’altra anche una trazione del tratto cervicale sia dal punto di vista articolare che muscolare può esercitare un’influenza sul nervo. Ad esempio un deposito di sali di calcio all’interno del vaso oppure una vascolopatia possono determinare rigidità sulla trama connettiva del vaso e ridurre la sua capacità elastica adattativa e quindi influenzare l’elasticità del nervo stesso.
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